L’uso funzionale del battocchio lo
caratterizza come un oggetto a diffusione internazionale. Come oggetto da
collezione, necessariamente si viene quindi limitati nel campionario disponibile
per forme, epoca di realizzazione ed aree geografiche specifiche.
Quale approccio seguirei per realizzare un
museo che raccolga esemplari di questo manufatto?
Le mie linee guida sono quelle già definite
in questo blog, come tassonomia con descrizione
e tipologia, epoca ed area di produzione, materiali e tecniche utilizzate,
misure, provenienza. Anche nel caso del battocchio, un museo dovrebbe realizzare
un percorso, un viaggio sensoriale/emozionale nei simboli e nello spazio-tempo
dei manufatti. Dovrebbe rappresentare uno spazio osmotico
con l’umanità artefice delle cose che vi sono raccolte. Sensibilizzare le
coscienze al valore del lavoro, educare alla conservazione del patrimonio
artistico, alla tradizione del territorio, all’evoluzione di scienza, tecnica e
materiali, alla memoria storica. Gli esemplari significativi per qualità ed
epoca di realizzazione dovrebbero poter lasciare nel visitatore un’impronta del
loro carattere e di chi li ha realizzati, utilizzati, toccati, raccolti,
catalogati e salvaguardati nel tempo.
Le collezioni ed aree museali più famose su questo manufatto
sono la Collezione G. Mylius, 1905 (centrata sull’oggetto “battocchio” e
sulla sua tipologia), di cui una foto d’assieme è stata già mostrata in questo blog,
la collezione Le Secq e quella Lorenzelli, di seguito.
Museo Le Secq des Tournelles, Rouen, a sinistra foto d'ambiente, a destra il catalogo. |
Galleria Lorenzelli, Mostra "Ferro Civile" dal XIV al XVIII secolo in Europa, Bergamo 1991. |
Il mio personale progetto
su un museo simile?
Realizzerei una tipologia di
museo ad “organizzazione dinamica”, in modo da permettere flessibilità,
espansione e modifiche nell’ordinamento del materiale da esposizione. Così sarebbe
possibile un rinnovamento periodico nella valorizzazione dei criteri espositivi,
anche con mostre tematiche dedicate. Progetterei un corpo circolare centrale a
più piani, con una balconata interna con vista sul piano terra, quest’ultimo adibito
a biblioteca ed area documentale cartacea sui manufatti. Posizionerei l’illuminazione
naturale dall’alto con vetrate centrali ed l’illuminazione artificiale in corrispondenza
ai punti espositivi. Utilizzerei sistemi audio/video per ricreare scenografie
con portoni d’epoca attinenti agli oggetti da valorizzare sulle pareti laterali.
Un mio schema molto semplificato, non in scala, di seguito…
Una mia idea schematica di progetto museale sul "battocchio". |
Nessun commento:
Posta un commento