lunedì 11 novembre 2019

#11 LA TASSONOMIA DELLA COSA


Per aspetto e disposizione, il battocchio ha una parte alta “il fulcro” di natura meccanica, un “centro” che coinvolge la manipolazione e un “basso”, la parte funzionale, che non si manipola.
E` possibile una tassonomia tipologica del battocchio per forma. Possono in sintesi definirsi tre categorie di forme:

1) Forma continua ad anello libero. E` la piu’ semplice dal punto di vista morfologico. Si diversifica in molteplici varianti in cui si riconoscono tre gruppi principali:

a)  La forma ad anello puro. E` presente gia` come modello classico, meno orientato al  ruolo funzionale, e ricompare dopo il ’400. Successivamente vengono introdotte anche delle varianti ovali (dove la larghezza è superiore all’altezza). Fanno parte di questo gruppo degli oggetti prodotti soprattutto tra il ’500 ed il ’700 nell’area tra la Germania meridionale, Svizzera e l’arco alpino orientale. La forma tonda è abbellita e mimetizzata da elementi decorativi di vario tipo.

b)  La forma ad anello modificato. Rispetto all’anello puro le variazioni di forma hanno modalita` definite (prolungamenti verticali, profili a campana). In particolare nella Francia del ’600 e del ’700 si afferma una forma ovale con ripiegamenti curvilinei nella parte superiore e con una sagoma particolare detta “boucle de gibercière” (anello di carniere).

c)   La forma a lira, in cui si rinforza la parte mobile, quella battente. La figura modifica quindi l’aspetto dello stesso battente. Si sviluppa in modo autonomo, non come evoluzione della forma ad anello, riprendendo un modello classico e la forma dello strumento musicale. Il carattere distintivo è la presenza di riccioli di lato allo snodo. Questa forma è particolarmente diffusa in Italia tra il ’500 ed il ’700.

 
Fonte: Ferro Civile, a cura di A. Cesati, F. Cesati, J. Lorenzelli e A. Veca, 1991, Galleria Lorenzelli, Bergamo: Amilcare Pizzi Ed.


2) Forma basata su una simmetria centrale, partendo dalla linea verticale tra fulcro e battente. Qui l’asse centrale ha sbizzarrito la fantasia creativa nel realizzare forme animali e vegetali.

 
Fonte: Ferro Civile, a cura di A. Cesati, F. Cesati, J. Lorenzelli e A. Veca, 1991, Galleria Lorenzelli, Bergamo: Amilcare Pizzi Ed.

3) Forma a martello. E` tra le piu’ antiche ed originali, prevalente dopo il Medioevo. Si configura come un’asta verticale manipolabile, ripiegata in basso. E` in genere modellata o arricchita con la figura di un animale, domestico o fantastico, un vegetale, una figura umana o un particolare architettonico. Puo` assumere configurazioni diverse non banalmente classificabili perchè frutto dell’elaborazione dell’artigiano e dell’ unicita` del manufatto. 

Fonte: Ferro Civile, a cura di A. Cesati, F. Cesati, J. Lorenzelli e A. Veca, 1991, Galleria Lorenzelli, Bergamo: Amilcare Pizzi Ed.

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