lunedì 28 ottobre 2019

#2 LE COSE


Pensando al Gran Sasso d’Italia, molti sono gli oggetti, “le cose”, che ne raccontano storia e tradizione, profumi e percezioni, carattere e tempra. Un “carattere di montagna”, ruvido ed aspro, come il clima che lo caratterizza; ostinato, selvatico come la flora e la fauna che lo arricchisce; ma solido, tenace, roccioso, immune alle contaminazioni nelle sue radici di profonda purezza. E come per tutti quelli che vivono alle pendici di “un monte” che sia una vetta, un massiccio o un vulcano, la presenza della montagna condiziona la vita, le relazioni, il tempo che passa e “le cose” del quotidiano. Presenza ingombrante, a volte accogliente a volte minacciosa, ma indispensabile ed irrinunciabile per chi vive e respira la linfa della sua aura.

    1) Cartolina che raffigura l’albergo Campo Imperatore


L’albergo, situato a 2130 m s.l.m. sulle pendici del Monte Portella, è stato realizzato nel corso degli anni trenta, su progetto dell’ing. Vittorio Bonadè Bottino. Dopo la caduta del Fascismo divenne famoso in quanto prigione di Benito Mussolini tra il 28 agosto e il 12 settembre 1943. Nelle vicinanze si trovano la Chiesa della Madonna della Neve, il Giardino Botanico, l’Osservatorio astronomico e l'Ostello Campo Imperatore. La struttura ricopre quindi un valore storico e turistico particolarmente rilevante, per cui si possono facilmente trovare anche in loco cartoline rappresentative, come quella in figura.



 

2) Bottiglia di Genziana Marca “Gran Sasso”

La Genziana è un liquore con funzioni digestive, particolarmente rinomato e non manca mai sulle tavole abruzzesi dopo un abbondante pasto in compagnia. La Gentiana acaulis e la Gentiana lutea sono parte della flora protetta naturale e spontanea del Gran Sasso. Le loro radici, la cui raccolta e` regolamentata, vengono prelevate in tarda estate e lasciate fermentare. Poi si procede con la distillazione a bagnomaria e, dopo l’imbottigliamento, con l’invecchiamento in contenitori di vetro che dovra` durare almeno 1 anno. Il liquore presenta un colore ambrato con un gusto amarognolo molto intenso, percepibile in particolare sulla punta della lingua.




3) Battocchio


Come in ogni borgo italiano, ogni casa antica presenta bellissimi dettagli ornamentali, anche all’esterno. Sulle porte, di legno massello, spicca il battiporta, che nasce da una esigenza pratica, avvertire della presenza di un visitatore, ma che nel tempo ha acquisito una grande valenza artistica e decorativa. Quello illustrato nella foto, appartenente ad una casa nell’area circostante al Gran Sasso, e` in ferro battuto e raffigura un’aquila, simbolo della citta` dell’Aquila. Fin dai tempi antichi, il battiporta ha assunto anche una funzione quasi magica e scaramantica, per vanificare ogni eventuale influenza negativa sulla casa ed i suoi abitanti. La scelta, quindi, di un rapace che protegge la casa va letta anche in questa chiave.




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