lunedì 28 ottobre 2019

#7 UN FILM


Il Gran Sasso offre uno scenario unico per l’ambientazione di film, con paesaggi a volte quasi lunari, fuori dal tempo e dallo spazio, che aiutano lo spettatore all’introspezione, all’astrazione, alle riflessioni piu` profonde e piu` intime…

Uno degli ultimi film, girato anche sull’altipiano di Campo Imperatore, attinge alla fisica dei buchi neri, prendendo il titolo dall’orizzonte degli eventi, zona limite nello spazio-tempo, dove la velocita` di fuga equivale alla velocita` della luce ed oltre il quale nulla puo` sfuggire al buco nero.

Locandina del film


Max e` un fisico che, nonostante le importanti opportunita` che gli vengono offerte dalla vita, non regge alle responsabilita` del quotidiano, entra in crisi e vorrebbe fuggire da tutto e tutti. Un incidente in auto a Campo Imperatore, dove viene soccorso dal pastore albanese Bajram, lo  catapulta nella concretezza di una realta` completamente diversa, regolata da altre dinamiche, ma altrettanto drammatica. Max confida a  Bajram che voleva uccidersi e sembra apprezzare l’amicizia che gli offre il pastore, vittima di alcuni usurai, promettendogli un aiuto economico. Ma non mantiene la promessa, Bajram verra` barbaramente ucciso dai sui aguzzini e nel finale del film Max, che ha raggiunto il suo “orizzonte degli eventi” sembra voler ritornare al suo passato. I continui errori accumulati, le esperienze vissute senza orgoglio e capacita` di riscatto, l’incapacita` di sublimare e superare sconfitte e fallimenti, fanno pero` presagire per lui un processo irreversibile ed un futuro senza speranza…


La foto del Gran Sasso e` mia.


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