Il Gran Sasso offre uno
scenario unico per l’ambientazione di film, con paesaggi a volte quasi lunari,
fuori dal tempo e dallo spazio, che aiutano lo spettatore all’introspezione,
all’astrazione, alle riflessioni piu` profonde e piu` intime…
Uno degli ultimi film,
girato anche sull’altipiano di Campo Imperatore, attinge alla fisica dei buchi
neri, prendendo il titolo dall’orizzonte degli eventi, zona limite nello
spazio-tempo, dove la velocita` di fuga equivale alla velocita` della luce ed
oltre il quale nulla puo` sfuggire al buco nero.
Locandina del film |
Max e` un fisico che,
nonostante le importanti opportunita` che gli vengono offerte dalla vita, non
regge alle responsabilita` del quotidiano, entra in crisi e vorrebbe fuggire da
tutto e tutti. Un incidente in auto a Campo Imperatore, dove viene soccorso dal
pastore albanese Bajram, lo catapulta
nella concretezza di una realta` completamente diversa, regolata da altre
dinamiche, ma altrettanto drammatica. Max confida a Bajram che voleva uccidersi e sembra
apprezzare l’amicizia che gli offre il pastore, vittima di alcuni usurai, promettendogli
un aiuto economico. Ma non mantiene la promessa, Bajram verra` barbaramente
ucciso dai sui aguzzini e nel finale del film Max, che ha raggiunto il suo
“orizzonte degli eventi” sembra voler ritornare al
suo passato. I continui errori accumulati, le esperienze vissute senza orgoglio
e capacita` di riscatto, l’incapacita` di sublimare e superare sconfitte e
fallimenti, fanno pero` presagire per lui un processo irreversibile ed un
futuro senza speranza…
La foto del Gran Sasso e` mia. |
Nessun commento:
Posta un commento