Gran
Sasso d’Italia, un luogo significativo, un unicum
centrale nella penisola Italiana, espressivo gia` nei suoi toponimi. Perche`
questo nome?
Una mia foto del Gran Sasso |
Per la sua posizione nella penisola
Italiana, i Romani lo chiamavano Fiscellus
Mons (Monte Ombelico). Lo chiama
cosi` Plinio il Vecchio, nel suo Naturalis
historia dove il primo termine significa “piccolo paniere” (di canne), ma
in modo simbolico raffigura un ombelico… Anche Catone e Silio Italico
utilizzano questo nome.
In seguito, prima del Rinascimento, altri autori, come il Francesco De Marchi, lo chiamano Monte Corno.
In seguito, prima del Rinascimento, altri autori, come il Francesco De Marchi, lo chiamano Monte Corno.
Con il nome Corno veniva indicato sia
il Corno Grande che il complesso di montagne vicine. Il De Marchi fu alpinista,
speleologo ed ingegnere militare bolognese ed e` ricordato principalmente per
essere stato il primo a scalare il “Corno Monte”, accompagnato da due amici e
da tre “chacciatori di chamoccie” di Assergi, nel 1573: “mirando all'intorno, pareva che io fussi in aria”.
Il geografo R. Almagia`, fa risalire il
nome "Gran Sasso" al Rinascimento. Per questo autore, il primo
abbozzo del toponimo è da ricercarsi in uno scritto del 1636 di F. Zucchi di
Montereale, in cui si fa riferimento al massiccio come al «Sasso d'Italia». Si
prefigura un nuovo nome che e` anche un nuovo sentimento ed una nuova idea: quella
di Nazione.
E` solo nella seconda meta` del XVIII
secolo che compare il nome moderno. Un primo documento con entrambi i toponimi
e` la Carta topografica del Contado e della Diocesi dell’Aquila che riporta:
“Monte Corno ovvero Gran Sasso d’Italia. Ancora
oggi in alcuni dei borghi locali intorno al massiccio, si sente nominare il
toponimo "Monte Corno".
Nel corso del tempo, molti sono i
soprannomi che sono stati attribuiti al Gran Sasso, da quelli letterari, come il “gigante
dormiente” di Gabriele D’Annunzio, riferendosi al mito sulla sua nascita, a quelli
piu` popolari, persino nei fumetti, dove in una striscia di meta` anni ottanta,
Qui, Quo, Qua e Paperino si trovano all’Osservatorio di “Campo Governatore”,
sul massiccio del “Gran Masso”.
Oggi continuiamo a chiamarlo “Il Gran Sasso d’Italia” e speriamo sia cosi` anche in futuro…
Oggi continuiamo a chiamarlo “Il Gran Sasso d’Italia” e speriamo sia cosi` anche in futuro…
Bibliografia per approfondimenti: Paolo
Paci, Il Respiro delle montagne, Milano:
Sperling & Kupfer, 2016, pp. 311.
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